Email marketing: come iniziare da 0 in pochi step
Email marketing: i più superficiali lo sottovalutano; i più intelligenti lo sfruttano al meglio.
Perché? Perché è uno strumento di contatto diretto, potenzialmente efficace e per tutte le tasche. Che tu sia un commerciante d’esperienza o un professionista alle prime armi, è tempo quindi che inizi ad usarlo e se lo fai già, è tempo che tu lo faccia in modo appropriato, con una strategia ben specifica, tarata sulle esigenze del tuo business e della tua clientela.
Potrai così promuovere agevolmente prodotti e servizi, fidelizzare i tuoi clienti e generare traffico mirato e qualificato al tuo sito.
Ma andiamo per gradi: prima di passare ai consigli pratici per iniziare a fare del buon email marketing da zero, ti conforterà avere qualche dato.
L’email è ancora il mezzo di comunicazione preferito dagli italiani
Nonostante lo spopolare dell’istant messaging, nonostante i social, la posta elettronica rimane un canale di contatto irrinunciabile per gli italiani.
Nel campione di studio preso in esame dall’E-mail Marketing Experience Report 2016 (MagNews in collaborazione con HumanHigway) si parla di qualcosa come 900 milioni di email ricevute ogni giorno dai circa 71 milioni di indirizzi attivi in Italia.
Giovani e adulti, in particolare, possiedono in media, 2,3 account di posta elettronica ciascuno: account diversi creati per motivi di lavoro, per proteggere l’anonimato, per interessi privati o per praticità di utilizzo su device alternativi al PC.
Questo, per quel che ci riguarda, era l’aspetto positivo della ricerca. Sappiamo che facendo email marketing possiamo raggiungere un numero esagerato di indirizzi. Ecco adesso il dato critico su cui ragionare:
Ogni giorno in Italia vengono ricevuti 240 milioni di messaggi commerciali, circa 7,7 per utente internet.
Circa il 53% dei messaggi ricevuti quotidianamente dagli italiani riguarda esclusivamente offerte, newsletter, sconti e promozioni, e – con le dovute eccezioni – è comunque alta la percentuale di chi dichiara di prestare poca attenzione a queste email e di aver attivato filtri anti-spam per proteggersi.
Ecco, lo so.
Questi dati potrebbero sconfortare chi, con tutti i migliori propositi, si accinge a intraprendere un’attività di email marketing sana per promuovere il proprio business; ma attenzione, è proprio qui che entra in gioco la sfida dei nuovi Men In Web!
Prima regola di email marketing: l’interesse dipende dal contenuto
Per aumentare le probabilità che la tua email susciti interesse ed emerga tra le tante junk mail che ogni giorno inondano le caselle dei tuoi contatti, esistono poche semplici regole da seguire.
Vuoi aumentare le vendite di un determinato prodotto? Vuoi generare traffico in una determinata sezione del tuo sito? Vuoi far leggere il tuo blog?
Inizia con l’identificare chiaramente l’obiettivo delle tue comunicazioni.
Nel report postato più su è emerso che l’interesse verso i messaggi dipende dal contenuto e che in generale è per lo più legato al mondo degli acquisti.
Prepara un calendario per la tua attività di email marketing, pianificando preventivamente cosa scrivere: il messaggio di benvenuto ai nuovi iscritti alla tua mailing list, una gratification a chi acquista, ricorrenze, festività e compleanni, offerte dedicate e sconti ad hoc.
Ricorda che ogni occasione è buona per sorprendere piacevolmente i tuoi contatti, farli sentire speciali.
No al calderone di news, promozioni, cenni storici sul tuo business concentrati in un’unica email!
Spendete del tempo per produrre un copywriting efficace.
Scegli un tone of voice confidenziale, un design accattivante che sia in linea con quello del tuo sito e del tuo brand e che aiuti l’utente a visualizzare subito il contenuto più importante della tua mail. Gli elementi che non dovranno mancare in ogni tua email sono Call to action, pulsanti, immagini e testo.
Alcuni accorgimenti per aumentare il tasso di apertura della email
Impostare come nominativo visualizzato dai destinatari un generico ufficio stampa o servizio clienti… non funziona più! Personalizza il mittente con un nome e un cognome, che potrà essere il tuo nome reale o un nome di fantasia, seguito dal nome dell’azienda. Umanizza il mittente, rende il messaggio meno automatizzato.
Altro punto del contenuto da non sottovalutare è l’oggetto dell’email: non spingerti oltre i 45 caratteri, è stato dimostrato che le probabilità di apertura della mail scendono drasticamente.
Scegli parole accattivanti che non siano generiche e che non possano essere percepite come spam dagli ormai diffusi filtri anti-spam.
Alcuni software di email marketing verificano in anteprima il livello di spam della mail che stai preparando, fornendo suggerimenti per correggere il tiro (evita ad esempio, parole come urgente, gratis, punti esclamativi, parole in maiuscolo…).
Seconda regola dell’email marketing: non spammare a caso!
Regola strettamente legata al primo punto: evita gli invii massivi.
“Tutto a tutti” non funziona. Organizza i tuoi contatti in liste (per età, per sesso, per provenienza, per attività online, interessi…). Quanto più riuscirai a segmentare le tue mailing list tanto più potrai targhettizzare i tuoi contatti, scrivere copy ad hoc e colpire il bersaglio!
Cosa ancora più importante: assicurati sempre che i contatti della tua mailing list abbiano accettato di ricevere le tue comunicazioni e abbiano prestato esplicito consenso. Inoltre, le tue email devono sempre contenere l’unsubscribe me, per dare agli utenti la possibilità di cancellarsi dalla tua banca dati in qualsiasi momento.
Punta alla qualità e non alla quantità dei contatti.
Monitora di volta in volta l’andamento delle tue campagne, i comportamenti degli utenti, i tassi di apertura dei messaggi e lo stato delle cancellazioni. La tua mailing list deve essere costantemente aggiornata. Alcune piattaforme di email marketing offrono degli utilissimi servizi di monitoraggio e di statistica, preziosi e gratuiti in base al numero di contatti da gestire.
Terza regola dell’email marketing: trova l’ora esatta per i tuoi clienti
Non esiste un orario e un periodo specifico. L’ideale sarebbe quello di conoscere le abitudini e i comportamenti su internet dei propri clienti. Ma se stai leggendo questo post, con tutta probabilità stai partendo da zero ed ecco dunque qualche suggerimento per non “bucare” i primi invii.
In linea di massima basta osservare come agiscono le grandi aziende. Senza andare a spulciare tra studi e analisi varie, di sicuro avrai notato a tue stesse spese che di mattina – sin dalle prime luci dell’alba e fino a circa le 9.00 am – la tua casella di posta subisce un vero e proprio attacco commerciale! Questo perché è ormai appurato che le posta elettronica viene controllata di più la mattina, prima di andare al lavoro.
Da evitare sono gli invii nei giorni come il sabato, la domenica o le feste, nei quali viene registrato sempre un open rate basso. Se programmi un invio in quei giorni, metti in conto che nella peggiore delle ipotesi la tua email non verrà mai letta perché sparirà in mezzo alle altre.
Ottimizzare al meglio la tua attività di email marketing
Come detto prima, ti sarà utile realizzare un calendario che pianifichi non solo i contenuti ma anche le tempistiche. Puoi ad esempio stabilire da subito degli invii automatici che – a distanza di 6/12 mesi dall’ultima apertura o acquisto da parte dell’utente – controllino che il suo indirizzo sia ancora attivo e lo incentivino ad un nuovo acquisto; questo sistema ti permette il re-engagement e – nello stesso tempo – ti consente di mantenere sempre aggiornata la tua banca dati.
Puoi inoltre programmare gli invii spot, quelli legati alle occasioni speciali, utilissimi per fidelizzare e fare regali ai tuoi clienti.
Un’ultima raccomandazione per fare email marketing
Esistono numerose piattaforme intuitive e free che aiutano chi intende fare email marketing a gestire la propria mailing list, a curare la realizzazione della campagna, a scegliere la veste grafica fino a monitorare gli open rate e i clic to rate.
Il miglior supporto al tuo business e alla tua attività sarà però sempre la tua attenta analisi dopo ogni singolo invio, l’ottimizzazione continua e i continui A/B test. Potrai divertirti a sperimentare le reazioni dei tuoi contatti apportando cambiamenti ai tuoi contenuti, alle tempistiche, alla grafica, testando in maniera selettiva e alternata sulla tua banca dati.
Hai i primi risultati? Quanti contatti non hanno mai aperto/cliccato le tue email?
Quanti aprono ma non cliccano? Condividi con noi le tue osservazioni!