Obama e Trump: Inbound Marketing e Focalizzazione per vincere

Obama e Trump: Inbound Marketing e Focalizzazione per Vincere

L’ Inbound Marketing e la Focalizzazione del brand sono due aspetti del marketing che trovo estremamente interessanti. In questo articolo ti parlerò di come sono state usate queste 2 tecniche durante le presidenziali Americane e come hanno permesso ad Obama e Trump di vincere le elezioni.

L’inbound Marketing di Obama

Come ha fatto un semi-sconosciuto senatore dell’Illinois a battere avversari politici ben più grossi e finanziati di lui? Grazie ad un uso sapiente delle tecniche di Inbound Marketing.
Siamo nel 2008 e Barak Obama sfidava la famosissima e meglio finanziata avversaria Hillary Clinton. Tra le due campagne però c’era un’evidente differenza: Obama si era affidato all’inbound marketing mentre Hillary al classico outbound marketing.

Che differenza c’è tra Inbound Marketing ed Outbound Marketing?

Per Inbound marketing si intendono tutte quelle tecniche che mirano a far trovare l’azienda dai potenziali clienti. L’outbound invece si concentra sul veicolare un messaggio unicamente verso il cliente.

L’inbound Marketing si basa sul concetto del Permission Marketing: l’azienda apre un canale comunicativo tramite la creazione di contenuti interessanti per il target di riferimento.
Cosa ha fatto Obama?

Obama sapeva che se avesse combattuto sul terreno dell’outbound marketing sarebbe stato sconfitto. Il senatore dell’Illinois non aveva gli stessi finanziamenti della concorrente Hillary e sapeva che giocare una partita a colpi di spot televisivi, telemarketing ed invii postali significava per lui una sconfitta certa.

Cambia le regole del gioco

Quindi ha cambiato le regole del gioco ed ha spostato la competizione su un terreno nuovo: quello dell’inbound marketing.
Insieme al suo team ha lanciato una campagna online per diffondere i valori ed il pensiero politico di Obama facilitando al massimo la possibilità, da parte del pubblico, di partecipare alla creazione del programma politico.

Il team ha aperto quanti più canali di contatto con Obama (e-mail, sms, blog, social) dando così la possibilità alle persone di parlare con il candidato e di diffondere i contenuti on-line.
Il risultato lo sappiamo tutti: nel 2008 Obama vince le elezioni e diventa il primo presidente americano di colore.
Questa storia dimostra come un uso corretto dell’inbound marketing e dei sui strumenti può rovesciare gli equilibri di un mercato e fornire anche alle piccole aziende la possibilità di competere.

Trump e la focalizzazione

Obama e Trump: Inbound Marketing e Focalizzazione

L’altro giorno leggevo quest’articolo molto interessante di StartupItalia sull’ascesa di Tump grazie al metodo Lean startup che mi sento di condividere appieno tranne che per l’ultimo punto elencato.

Nell’articolo si parla di come il neopresidente Trump abbia applicato alcuni principi del metodo Lean Startup durante la sua campagna elettorale e di come queste tecniche gli abbiano permesso di vincere.

Come dicevo non sono d’accordo sull’ultimo punto citato nell’articolo: la mancanza di focalizzazione di Trump.
Secondo me invece Trump ha applicato molto bene una delle leggi fondamentali del marketing: La Focalizzazione.

Cos’è la focalizzazione?

Per focalizzazione si intende il presidiare una parola, o un concetto, nella mente delle persone:
Ferrari ——— auto sportiva
Nutella ——— cioccolata spalmabile
Google ——— Motore di ricerca

Questo principio può essere applicato anche alle persone:
Laura Pausini ——— Cantante
Marco Montemagno ——— Marketer
Luca Cordero di Montezemolo ——— Imprenditore

Ti risulterebbe strano se Luca Cordero di Montezemolo un giorno si mettesse a fare il cantante no? Questo vuol dire che nella tua mente Montezemolo detiene una posizione e se questa cambia percepisci che qualcosa non va. È come se Ferrari si mettesse a fare city car.

In pratica si parla di focalizzazione quando, pensando ad un marchio, o ad una persona, associamo ad esso un concetto, o una caratteristica.
Questa regola Trump l’ha applicata perfettamente, gli altri candidati no.
Trump ha associato alla sua figura di politico una parola – IMMIGRAZIONE
Questa parola ha costruito tutta la sua campagna elettorale e, comizio dopo comizio, ha occupato uno spazio nella mente delle persone.
Quali persone? La risposta è in questo video di Michael Moore.

Trump, lavorando su un unico concetto – IMMIGRAZIONE – ha tirato fuori tutte le paure della classe media, spaventata e preoccupata per il futuro, e l’ha unita sotto un’unica bandiera.
Se pensi ad Hillary quale concetto ti viene in mente? Nessuno.

Anche lo slogan di Trump: “Make America Great Again”, ricalca il patriottismo e soddisfa l’ego degli americani.
Lo slogan di Hillary: “Stronger Together” è invece innocuo, senza un’anima.

Da questi esempi puoi capire come le regole del gioco, in qualsiasi ambito, siano dettate dal marketing. Oggi più che mai bisogna conoscere ed applicare ottimamente le strategie di marketing, specie online, perché non vince sempre il buono, ma vince chi ha il marketing migliore.

Cosa ne pensi? Scrivimelo nei commenti.

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