Conosci il Cliente: come Analizzare la Presenza Online
Se come me sei un digital marketeer, o un aspirante tale, sicuramente hai avuto la necessità di presentarti da un potenziale cliente e convincerlo a fidarsi di te. Per guadagnarti la sua fiducia, un primo passo è sicuramente quello di presentarti all’appuntamento preparato, sapendo già qualcosa dell’azienda sulla quale dovrai intervenire.
In questo articolo vedremo come una corretta Analisi della Presenza Online, associata all’utilizzo del modello APO, possa incrementare considerevolmente le possibilità di successo.
Cos’è l’Analisi della Presenza Online?
L’Analisi della Presenza Online non è altro che l’attento studio di come una azienda comunica online tramite i suoi canali ufficiali: siti internet, blog, pagine social… In definitiva qualcosa di imprescindibile per qualsiasi digital marketeer che si rispetti. Quello che tuttavia molti colleghi tendono a trascurare è però una corretta implementazione di una metodologia scientifica nel compiere questa analisi.
In quest’ottica ci viene soccorso il modello APO che permette di individuare facilmente le aree di criticità più urgenti sulle quali è necessario intervenire tempestivamente. Di alternative ce ne sono innumerevoli, tuttavia ad oggi questo è il modello che mi ha dato maggiori soddisfazioni, soprattutto grazie alla sua semplicità di compilazione ed alla sua immediatezza che lo rendono facilmente comprensibile anche dal cliente finale.
Quando utilizzarlo e con quali vantaggi?
I casi di applicazione sono sostanzialmente due: un potenziale cliente ed i competitor di un cliente.
Facciamo un esempio per il primo caso. Immagina di dover convincere il presidente di una PMI che il suo sito, pagato migliaia di euro e consegnato, dopo lunga gestazione, soltanto poche settimane prima, non rispetti le più basilari regole della Search Engine Optimization (SEO). Un conto sarà andare da lui e dover fare affidamento unicamente sulle tue doti dialettiche, tutt’altra cosa sarà presentati con un documento che mostri nel dettaglio gli errori e le mancanze riscontrate sul sito in questione.
Nel secondo caso immagina invece di avere un quadro dettagliato di tutti i punti deboli dei competitor di una azienda che stai seguendo. Questo non ti darebbe un vantaggio considerevole nel proporre strategie vincenti?
In entrambi i casi il modello APO sarà un potente alleato. Vediamo dunque come è strutturato.
Il modello APO
Per mostrarne il funzionamento utilizzeremo come esempio l’Analisi della Presenza Online di un cliente fittizio nominato AziendaX.
Il primo passaggio sarà definire una sorta di legenda per determinare la gravità dell’errore riscontrato ed i tempi di risoluzione preventivati. Io ho scelto di utilizzare una scala decrescente che va da 1 a 3, per quanto riguarda la gravità, ed una scala crescente da 1 a 3 per quanto riguarda i tempi di risoluzione.
Il passaggio successivo sarà quello di analizzare uno ad uno i canali ufficiali dell’azienda, testandone ogni aspetto e facendo le pulci a ciascun contenuto pubblicato. Si tratta di una analisi principalmente visiva, ma che può essere coadiuvata da tool online per l’analisi delle pagine social, o per l’analisi SEO on-page. Il risultato sarà una tabella, per ciascun canale, che racchiuderà tutti gli errori riscontrati, catalogati per gravità e tempi di risoluzione.
Una volta terminato, sarà sufficiente prendere la calcolatrice e fare la media, per ciascun canale, della gravità degli errori riscontrati e dei tempi di risoluzione stimati. Questo ci permetterà di compilare l’ultima parte del modello APO, una scheda riassuntiva che ci tornerà estremamente utile per individuare rapidamente dove intervenire con urgenza.
Spero che questo articolo possa servirti per avere ancora più successo nella tua attività e se hai qualche suggerimento per migliorare il modello, o ne utilizzi uno che ritieni ancora più efficace, scrivilo nei commenti e faccelo sapere. Intanto ti lascio con il download del modello “pulito” pronto per essere utilizzato per i tuoi clienti.
Modello APO (Free Download)
